Il grande cielo

rolloIl grande cielo – Educazione sentimentale di un escursionista – Alberto Rollo

Leggendo questo libro si percepisce la forte connessione emotiva tra lo scrittore e la montagna, intesa come luogo ma soprattutto come “stile di vita” o “stile di pensiero”. Una connessione nata ancor prima di frequentare i luoghi, nata sulla carta, alimentata dall’attesa, l’attesa di poter avere “le scarpe giuste”. Ho assistito alla presentazione di questo libro, è stato molto piacevole. Rollo si occupa di libri da una vita e fonde le sue capacità letterarie alla passione per le terre alte. Ha un stile ricercato, che a volte mi richiama Erri De Luca.

“Come siamo poveri, quanto poco ci resta del tanto che abbiamo immaginato. Il Limidario, il Monte Elbrus, gli scarponi, la meraviglia di sapere che un giorno avremmo scavallato un passo o toccato una cima. Non ho mai smesso di immaginare. O forse ho smesso, e quell’eruttare di emozioni ha continuato a lasciare sedimenti, sui quali cammino sensibile al crocchiare che fanno sotto le suole.”

“Da dove si guarda il cielo? Come si fa a guardare? Che cosa vediamo quando guardiamo?”

 

L’ultimo sorso (vita di Celio)

51-0UfFjHdLL’ultimo sorso, vita di Celio – Mauro Corona

Meno male che c’è Mauro, che ogni volta che lo leggo mi tira coi piedi per terra e mi fa pensare che tutto quello che serve è nella natura. A poco serve fare soldi, viaggiare tanto, comprare cose. Il necessario per sopravvivere e il tempo libero, solo questo serve. Corona, alter ego di Celio, maestro di se stesso, mescola esperienze di vita e saggezza tramandata, confezionando la storia di un uomo mai vissuto eppure vivo. Mauro da corpo al suo maestro e attraverso i suoi insegnamenti ci trasmette i suoi. Qualche frase di Celio? Eccone alcune tra quelle che mi piacciono:

“Se taci vinci sempre.”

“L’uomo intelligente, sensibile, educato è quello che sa ascoltare.”

“Non mettere le nubi di domani sul sole di oggi.”

“Alziamo il calice alla vita, e alla morte l’ultimo sorso.”

 

Quattro stagioni per vivere

4stagMauro Corona – Quattro stagioni per vivere

La storia di un uomo che, braccato da due sanguinari fratelli in cerca di vendetta, trascorre quattro stagioni all’addiaccio, sui monti, con la sola compagnia del fedele cane. La crudeltà dell’inverno, i pericoli della montagna, la solitudine e la paura, lo cambieranno, rendendolo consapevole della magia di ciò che lo circonda. Odio, fuga, paura, vendetta, amore, solitudine, nuovi amici, vecchi nemici…Mauro è sempre schietto come il vino, ruvido come corteccia e ha la saggezza dell’esperienza. Tutti i suoi romanzi vengono dal vissuto, tutto racconta l’uomo e la natura. E tutto è così distante dal nostro modo di vivere, fatto per lo più di “intrattenimento” a ogni livello. Si respira vita vera, sanguigna, spietata nei libri di Corona. Bravo Maurino, hai la saggezza di chi ha vissuto e letto molto.

“Per vivere appieno occorre sentire la morte addosso.”

“Nessuno esce indenne dalla vita.”

Into The Wild Truth

 

Carine McCandless – Into the wild truth
Carine, la sorella di Criss McCandless, protagonista del vendutissimo “Nelle terre estreme” di Jon Krakauer, racconta in questo libro la verità sulla sua famiglia. Per chi, come me,  ha seguito con passione le vicende del ragazzo in fuga dalla società e dall’ipocrisia, in cerca di libertà e verità nella natura, è un libro da non perdere. Aiuta a comprendere il ruolo che hanno avuto i genitori di Criss nelle sue decisioni. Chiarisce quanto la violenza verbale e fisica perpetrata negli anni ai suoi danni possa averne influenzato il carattere e possa averlo spinto a “mollare tutto” alla ricerca della purezza di una vita semplice, nei boschi, in armonia con la natura. Liberarsi di tutto, da qualsiasi dipendenza, non aver bisogno delle cose, del denaro, perché la bellezza, la felicità, sono ovunque e non necessariamente nel rapporto con gli altri o con gli oggetti che possediamo. E’ un libro triste, che indaga la violenza domestica, l’arroganza e la cattiveria. Molto doloroso. Nel libro non si parla solo della vicenda di Criss ma anche della vita della sorella Carine e dei suoi rapporti con i genitori, o meglio della loro assenza. Una vita difficoltosa, resa dura dalle violenze subite, ma che può essere riscattata dalla forza di volontà e dalla presa di coscienza che se vogliamo possiamo essere liberi dagli altri. Un libro bello, perché ci obbliga a riflettere e indagare l’arroganza umana e il riscatto.

In Patagonia

 

Bruce Chatwin – In Patagonia
Il libro di viaggio per eccellenza. Forse il più letto. Chatwin intraprende un lungo viaggio nel sud dell’Argentina alla ricerca della storia dei suoi antenati. Il racconto di Chatwin però, non è mai focalizzato su questo. E’ un continuo divagare. Un insieme di piccole storie che hanno come protagonisti i personaggi che lo scrittore incontra sul suo cammino. Ne risulta un variegato campionario di disperati, fuggiti dalla guerra o dalla società. Chi ha scelto la Patagonia ammagliato dalla sua natura selvaggia, chi ha fatto voto di solitudine e ha deciso di abbandonare i mali della società, chi ha trovano in queste terre deserte e desolate un rifugio dalla legge, chi semplicemente non ha più avuto il coraggio di tornare. Paese tanto fertile quanto ostile, terra di conquista, angolo di mondo fuori dal mondo. Il libro non ha una struttura lineare. Come già detto, si presenta come un insieme di piccole storie, estratti di vita vissuta. A volte risulta troppo stringato e veloce, i personaggi scappano via e si dimenticano subito. In altri passaggi appassionante, quando scava un po’ di più nella vita delle persone che abitano questo posto dimenticato. Belle le storie dei fuorilegge che qui si sono rifugiati (come Butch Cassidy) e che sono diventati leggendari per le loro imprese. Tutto sommato un libro da leggere, senza caricarsi troppo di aspettative.

Sulla traccia di Nives

Erri De Luca – Sulla traccia di Nives
Nives Meroi, famosa alpinista italiana, è impegnata nel sogno di salire tutti i 14 ottomila del mondo. Lo fa in stile alpino, con poco materiale, lo stretto necessario, in compagnia del marito e di un amico fotografo. E’ un approccio puro all’ascesa quello di Nives e pieno di rispetto per la natura e per la montagna. Nives tenta e ritenta, molte volte torna indietro, rinuncia, poi riprova. La bravura dell’alpinista sta proprio lì, nel saper rinunciare quando si deve farlo e nella forza di ritentare. “Una cima l’hai conquistata quanto sei ridisceso” dice Nives. Il ritorno, la discesa, fanno parte dell’impresa. Erri De Luca dialoga con Nives durante una delle sue imprese, la segue e parla con lei della fatica, di ciò che spinge una persona ad affrontare un tale carico di rischio, paura, sofferenza, ma anche meraviglia, beatitudine. Cosa cerchiamo sulla cima dei monti? Non è facile trovare libri su questi argomenti che hanno per protagonisti una donna. L’alpinismo non è terreno molto frequentato da donne purtroppo. Ed è bello notare che nell’alpinismo di Nives c’è l’amore per il marito. Il loro rapporto è parte integrante della loro esperienza in alta quota. Si condividono le difficoltà, la fatica, le gioie. E forse si riesce anche a condividere la solitudine. Un libro veloce e piacevole, se piace lo stile un po’ arzigogolato e retorico (ma anche poetico)  di De Luca.

La libertà di andare dove voglio

La libertà di andare dove voglio - R.Messner
La libertà di andare dove voglio – R.Messner

Reinhold Messner – La libertà di andare dove voglio
E’ un libro che riunisce una breve presentazione delle più grandi imprese realizzate da Messner uomo di avventura, dall’alpinismo classico alle grandi spedizioni, dai deserti alle traversate sui continenti ghiacciati. Il racconto è tutto in prima persona e inizia dalle prime salite col padre per proseguire con tutte le conquiste realizzate con i fratelli, gli amici e in solitaria. Quello che emerge veramente è la continua ricerca di spostare i propri limiti, il perseguire l’avventura intesa come esplorazione di luoghi del pianeta incontaminati, sconosciuti o non frequentati dall’uomo a causa delle asperità del terreno o delle oggettive difficoltà a sopravvivere. Soprattutto è sottolineata la necessità di vivere l’avventura in prima persona. “Ci sono persone che soddisfano il loro desiderio di viaggio e avventura davanti alla TV o leggendo un libro. Io le avventure le ho sempre vissute e le vivo in prima persona” dice Messner in un passaggio, facendoci sentire inadeguati perché noi stiamo facendo proprio quello, stiamo viaggiando leggendo il suo libro. Seguire una passione, anche complessa come la sua è possibile. Messner, ancora non personaggio famoso, ha sempre investito tutti i suoi pochi risparmi in viaggi e finanziando spedizioni o piccole scalate. Anche a costo di non avere più un soldo per un panino ha sempre seguito il richiamo della vita selvaggia. Per la sua avversione alla troppa antropizzazione degli ambienti naturali e all’uso di mezzi artificiali per salire sui monti è stato spesso criticato. Allo stesso modo è stato avversato per la sua cieca sete di avventura e conquista. Spesso queste persone vengono additate come irresponsabili… Ma di cosa dobbiamo essere responsabili? Per cosa dobbiamo vivere? E in che modo dobbiamo morire? Chi può decidere queste cose? Chi può giudicare? Qual è il fine ultimo di un alpinista? Salire in vetta e rimanerci per sempre? Forse sì. Forse lui, Messner, ha conquistato uno dei valori più grandi: come dice il titolo “la libertà di andare dove voglio”.

Wild

WILD-Cheryl Strayed
WILD-Cheryl Strayed

Cheryl Strayed – Wild

Una ragazza si lascia alle spalle una vita densa di esperienze dolorose (la morte della madre, un matrimonio fallito, l’esperienza della droga, ecc.) e decide di partire per un trekking lungo il Pacific Crest Trail, un sentiero che si snoda dal Messico fino al Canada, attraversando la California e l’Oregon, percorrendo una linea a volte poco battuta che porta sulle più alte creste della zona. Una sorta di viaggio per ripulire lo spirito, elaborare il lutto e ripartire da capo. Il libro è molto scorrevole e godibile. E’ raro trovare storie come queste che hanno per protagonista una donna. Ancor più raro trovare una storia coinvolgente e interessante, che non sia solo un diario di viaggio ma che sappia trasmettere emozione. Cheryl ci riesce. Ed è facile per tutti noi immedesimarci in questa solitaria camminatrice, che affronta un lunghissimo e duro cammino sui monti senza la dovuta esperienza, sbagliando la scelta degli scarponi e con uno zaino (il”mostro”) che non riesce a sollevare da terra per metterselo sulle spalle. Ve lo consiglio, è un libro che fa venire una gran voglia di partire.

Il book trailer:

Barnabo delle montagne

Barnabo delle Montagne
Barnabo delle Montagne

Dino Buzzati – Bàrnabo delle montagne
Altro classico delle letteratura di montagna o comunque di quella parte di letteratura legata al vivere a contatto con la natura. Anche se qui, a dire il vero,  il protagonista assoluto è Bàrnabo, guardiaboschi costretto a fare i conti con la solitudine e con la codardia. Bàrnabo subirà l’onta dell’allontanamento e sarà costretto a lasciare il suo paese, le montagne e i boschi dove ha vissuto per anni montando di guardia a una vecchia polveriera e dando la caccia ai briganti. Negli anni passati lontano dal suo ambiente Bàrnabo matura la sua voglia di riscatto e sogna di tornare alla sua vita tra i boschi. Finalmente un’occasione si presenterà e il ritorno alle montagne si materializzerà, insieme alla consapevolezza che ciò che è perduto è perduto e che il perdono e il riscatto forse non saranno mai possibili. Ma forse tutto questo non è così importante. Forse la nostra immagine pubblica non è importante quanto la pace, la solitudine e la sintonia coi monti, coi boschi, con la natura.

Camminare

Camminare
Camminare

Henry David Thoreau – Camminare
E’, insieme a Walden, ovvero vita nei boschi, un assoluto classico della letteratura dedicata alla natura. Un breve saggio sul significato del camminare, del vagare nella natura selvaggia. Un invito ad allontanarsi dalla società, dalla sicurezza, dal giardino chiuso da una staccionata e perdersi, almeno ogni tanto, nella natura, nei campi, nei boschi. A uno stupendo giardino rigoglioso e ben curato preferisco di gran lunga una palude fetida e solitaria. Thoreau ammonisce: ci stiamo dimenticando del cielo buio, dei boschi e dei prati a vantaggio di una società artefatta. Ma pochi hanno il coraggio di partire:
” Se sei pronto a lasciare il padre e la madre, e il fratello e la sorella, e la moglie e il figlio e gli amici, e a non rivederli mai più; se hai pagato i tuoi debiti, e fatto testamento, se hai sistemato i tuoi affari, e se sei un uomo libero, allora sei pronto a matterti in cammino.”