Altopiano delle Pale

Escursione del 19 Agosto 2011 – Partenza dagli impianti di risalita della Rosetta e arrivo al passo Pradidali basso in vista del ghiacciaio della Fradusta, con ritorno per la stessa via.

Cartina della zona

L’altopiano delle Pale di San Martino è un ambiente unico. Un mare di roccia sconfinato, dove puoi trovarti a girare su te stesso a 360 gradi e vedere solo roccia a perdita d’occhio. Un posto incredibile, da provare almeno una volta. Consente escursioni in alta quota con livelli di difficoltà anche molto contenuti e adatti alle famiglie. Va però tenuto conto che ci si muove in un ambiente alpino, roccioso e d’alta quota. Per questo, anche se si scielgono gli itinerari meno impegnativi, non si devono dimenticare le buone regole: scarponi robusti, abiti caldi e impermeabili anche nel periodo estivo, riserve d’acqua e cartina. Inoltre le traversate su questo altopiano vanno affrontate solo con tempo buono o discreto, ricordando che il brutto tempo o la nebbia renderebbero l’orientamento abbastanza difficile. L’uniformità del paesaggio, in gran parte monocromatico, rende difficile avere punti di riferimento precisi in caso di scarsa visibilità. Se avrete però la fortuna di trovare una bella giornata di sole, potrete godere di uno spettacolo fuori dal comune. Traversare l’altopiano delle Pale è come sbarcare sulla luna. Un deserto di rocce sospeso a 2500-2700 metri di quota, con viste strapiombanti quando ci ci avvicina ai confini dell’area e panorami che spaziano fino alla val di Fassa, al gruppo del Sella e oltre.
Da San Martino si possono utilizzare la cabinovia del Col Verde fino ai 2000 metri ci quota e proseguire poi con la funivia della Rosetta fino a 2700 circa. Entrambi i tratti possono essere percorsi in alternativa anche a piedi ma si rischia di arrivare sull’altopiano con le gambe già a zero. Inoltre bisogna tenere conto che il tratto che va dall’arrivo della cabinovia fino alla stazione di arrivo della funivia è sì bellissimo, ma presenta qualche passaggio stretto su cengette attrezzate con cavo metallico. E’ fattibile senza grossi problemi ma bisogna essere sicuri e non soffrire di vertiggini. Se volete godere di una camminata sull’altopiano consiglio di utilizzare gli impianti di risalita e partire freschi dalla stazione di arrivo della funivia che è a 20 minuti dal rifugio Rosetta. Qui, prima di partire per la camminata, è d’obbligo una deviazione per visitare cima della Rosetta (circa 3000 mt) che si raggiunge con una ripida salita di 20 minuti. Panorama mozzafiato e affollamento garantito. Tornati al rifugio abbiamo imboccato il sentiero 709 e mantenuto questo fino al passo Pradidali basso, dove si può godere di una bellissima vista sul ghiacciaio della Fradusta. Il persorco si svolge tutto in ambiente roccioso, con dislivelli contenuti e senza rischi. Bisogna fare un pò di attenzione nell’ultimo tratto prima di entrare in contatto visivo col ghiacciaio perchè la traccia di sentiero corre in costa e l’appoggio per i piedi è molto inclinato in fuori. Occorre stare molto inclinati col corpo e ci sono pochi appigli. Qui forse un cordino ci sarebbe stato bene. Comunque basta stare attenti e procedere lentamente. Non siamo su una parete verticale ma l’inclinazione è forte e una caduta sarebbe rovinosa. Un giro che rimane stampato nella memoria. Soprattutto il silenzio… ragazzi se vi sedete qui in mezzo e state in silenzio per dieci minuti, con questa vista…il senso di pace e di abbandono è incredibile. Tutto sembra surreale, anzi no, direi troppo reale.

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