Giro del 5 Laghi da Madonna di Campiglio – Val Rendena

Escursione del 22 Agosto 2017 – Anello dei Cinque Laghi con partenza e arrivo da Madonna di Campiglio. Lunghezza 14 km. Dislivello circa 370 mt. in salita e 1000 in discesa.

Per il nostro secondo giorno di vacanza decidiamo di affrontare un giro impegnativo: i cinque laghi sopra Madonna di Campiglio. Sulle guide controllo chilometri e dislivello, capisco che è abbastanza impegnativo, ma decido di provare sperando che anche moglie e figlia possano reggere fino alla fine. Non mi preoccupa tanto salire fino al Lago Gelato quanto piuttosto la discesa senza impianti fino a Madonna di Campiglio. Il giro è tabellato come 5-6 ore sulle guide. Noi ne impiegheremo quasi 9. Naturalmente ce la prendiamo comoda, facciamo foto, ci fermiamo a mangiare, ma a rallentarci è proprio la discesa che si rileverà veramente lunga e troppo impegnativa per Cristina. Ma andiamo con ordine.

Tour Cinque Laghi

Partiamo alle 9 circa utilizzando la cabinovia 5 Laghi di Campiglio. La stazione a monte è presso il rifugio omonimo. Si percorre un tratto in piano fino al primo lago: il Ritort. Molto bello e suggestivo. Da qui inizia la vera escursione. Si inizia a prendere quota intorno al lago, che ci accompagnerà con vista dall’alto ancora per un bel tratto. La salita è lunga ma non eccessivamente impegnativa e il panorama è ottimo. Dopo aver “scavallato” il crinale che circonda il Ritort, arriviamo in vista del secondo lago, il Lambin. Facciamo una sosta per sgranocchiare qualcosa. Le nuvole si abbassano e la temperatura scende a 7 gradi. Fortunatamente il fenomeno dura solo una mezz’oretta, poi la visibilità torna buona e la temperatura cresce un po’. Procediamo col percorso verso i laghi più alti. Una lunga salita con bei passaggi in costa alla montagna, abbastanza faticosa ma senza mai presentare passaggi pericolosi o troppo impegnativi. Giungiamo finalmente ai 2370 metri del Lago Serodoli dove bivacchiamo concedendoci un panino e varie foto. A 10 minuti sulla sinistra del Serodoli si visita il Lago Gelato. E’ una piccola deviazione dal sentiero assolutamente consigliata. Lo spettacolo di questi laghi d’alta quota è impressionante, soprattutto per le dimensioni che hanno. L’anfiteatro glaciale è uno spettacolo di colori, tra rocce, ghiaioni e verde. Peccato il cielo sia coperto. Vicino al Serodoli visitiamo un piccolo rifugio/bivacco di emergenza. Ora inizia la discesa. Riprendiamo il sentiero e puntiamo verso la conca sottostante il lago Serodoli. Raggiungiamo senza problemi il piccolo Lago Nero, oggi particolarmente scuro a causa del cielo coperto. Il laghetto pullula di vita. Ci sono miriadi di tritoni a bordo lago. Da qui si risale per un breve tratto su un roccione dal quale si gode di una meravigliosa vista sulle Dolomiti del Brenta. Parte da questo punto il tratto più pesante: la discesa fino a Madonna di Campiglio. Impiegheremo diverse ore, con tante soste, perché la stanchezza mette a dura prova Cristina che a metà della discesa è stremata. Ho valutato male questo aspetto, perciò raccomanderei a chi vuole percorrere questo bellissimo anello un’adeguata preparazione per le gambe. La discesa è più coperta, con lunghi tratti nel bosco e meno viste panoramiche. Con pazienza arriviamo finalmente al Lago Lambino, molto conosciuto anche per la pesca. Riprendiamo un po’ di forza al rifugio e affrontiamo l’ultimo tratto di discesa fino a Campiglio. Alle 19,30 entriamo in paese e attraversiamo il centro per andare a recuperare l’auto. E’ l’ora dell’aperitivo, tutti eleganti, signore in abito da sera, impeccabili camerieri corrono fra i tavoli dei bar più chic. Siamo gli unici con scarponi, zaino, bandane, accaldati e stanchi. Mia moglie mi guarda e mi dice “Mi sento una m….”. Io le rispondo: “Guardati intorno. Quelli giusti siamo noi, non quegli zombi in abito da sera”. Mi torna alla mente, e immediatamente faccio mia, una frase del grande Phlilip K. Dick: “ Io sono vivo. Voi siete morti.”

Il tracciato GPS lo trovate qui sulla pagina di Garmin-Connect.  Ecco un po’ di foto: