Escursionismo secondo me

Il crinale Tosco-Emiliano verso il Monte Aquila

Cos’è l’escursionismo? O, meglio, cosa è per me? Se cercate una spiegazione dettagliata e/o tecnica della cosa, questa non è la pagina giusta, meglio wikipedia o una guida del CAI o una delle tante guide che trovate in libreria o sul web. Per me l’escursionismo in montagna (ma non solo) è una passione nata piano piano dal contatto con la natura, dai primi giri in montagna, dai libri letti, dai film visti…
Utilizzando la stessa frase del mio primo post dirò che lo scopo di questo mio blog è condividere le emozioni delle terre alte. Non che sia l’altezza la cosa fondamentale. Lo è invece l’escursione in sè, lo staccarsi dalla città per affrontare il silenzio e la pace della montagna e della natura. Il silenzio, la solitudine, la fatica sono droga per la nostra mente. Lo scopo del rompersi le gambe salendo una montagna o percorrendo un sentiero scosceso non è raggiungere la vetta o fare il miglior tempo. Lo scopo è guardare noi stessi riflessi nella natura. Come diceva Bonatti, da poco scomparso, parlando di montagna: ” Il fine non è la montagna ma l’uomo”.

Altopiano Pale di San Martino

Non troverete tra le mie escursioni delle proposte a livello alpinistico o troppo impegnative fisicamente. In genere faccio escursioni nel periodo estivo con mia moglie e mia figlia o con amici e il livello di difficoltà è in genere E (escursionistico). Più raramente si può trovare qualche tratto EE (escursionisti esperti) dove il sentiero è un pò esposto o l’escursione è un pò lunga e faticosa. Principalmente frequento l’appennino tosco-emiliano o il tratto tra emilia e liguria (parco dei cento laghi, val parma, parco regionale d’Aveto) perchè sono per me raggiungibili con un paio d’ore di auto. D’estate mi spingo saltuariamente sulle Alpi e sto cercando di conoscere la zona delle dolomiti. I nudi altipiani dolomitici, le rocce grigio-rossastre, il senso di piccolezza e solitudine che ispirano questi luoghi mi hanno stregato e toccato profondamente. Sono paesaggi indimenticabili, veri e propri deserti di pietra… Peccato solo che alcune zone siano invase dai turisti e talvolta troppo deturpate da impianti e strutture umane. E’ vero che, senza un minimo di impiantistica, molte zone sarebbero riservate a pochi eletti con eccellenti doti alpinistiche. Come spesso accade, la giusta misura sta nel mezzo, ma non è facile conciliare gli interessi con il rispetto per la natura. Purtroppo, spesso, la salvaguardia di una bellezza naturale passa attraverso la limitazione di accesso all’uomo e alle sue automobili. Tuttavia è giusto che a tutti sia concessa la possibilità di ammirare questi luoghi e di toccarli e respirarli. L’escursionismo è questo. E’ sperimentare il contatto con la natura, la montagna, con tutti i nostri sensi. E’ l’abbandonare la nostra casa, anche solo per un giorno e dedicarsi al silenzio, all’ammirazione, alla fatica, all’introspezione. Non è una gita organizzata di quaranta persone che vanno per sentieri chiacchierando di politica o della spesa del giorno dopo. E’ qualcosa che ha a che fare con il silenzio, con noi stessi, con (citando Doris Lessing) l’unico viaggio possibile: dentro.

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