Colonnata – Tamburone – Cima Gioia – David di Kobra

Escursione del 17 Agosto 2023. Durante le vacanze al mare nei pressi di Carrara approfittiamo della vicinanza con le Apuane e le cave di marmo per organizzare un’escursione semplice ma molto appagante. Ci portiamo la mattina presto (è un Agosto caldissimo) al paesino di Colonnata, a meno di mezz’ora da Carrara, famoso per il tipico lardo di maiale, speziato e maturato nelle conche di marmo. In paese il parcheggio non è semplice: se si arriva molto presto c’è speranza di trovare un posto nel parcheggino all’ingresso del paese, altrimenti bisogna abbandonare l’auto lungo la strada di salita (ma gli spazi sono pochi e stretti) oppure lasciare l’auto giù e utilizzare la navetta. I posti auto nella piazzetta di Colonnata sono ZTL durante il giorno, quindi meglio evitare. Il percorso che abbiamo scelto oggi prevede di partire dal paese (cartelli bianco/rossi del CAI), raggiungere la croce sul monte Tamburone e proseguire per cima Gioia (cava di gioia) per visitare il famoso David di Kobra.

La via sale nel bosco per oltre 400 metri di dislivello e questo tratto è sicuramente il più faticoso, con alcune parti di sentiero davvero ripide e un’ascesa resa un po’ impegnativa a causa del caldo di Agosto. Il bosco è fitto e nel primo tratto non offre aperture e viste sul panorama. Via via che si sale si guadagna qualche apertura nel verde e qualche vista sui monti vicini e sulle cave di marmo. Dopo un’ora di cammino il bosco si apre e in poche decine di metri all’aperto si mette piede sul crinale. Il sentiero diventa subito roccioso e più impervio, ma sempre sicuro. Sulla destra si intravede già la croce metallica sul Monte Tamburone. In questo punto facciamo conoscenza con Massimo, un solitario passeggiatore del luogo, barba lunga, sega in spalla, un vero montanaro. Salutiamo e chiediamo qualche informazione sul luogo e lui è molto ben disposto, si vede che gli fa piacere condividere le sue esperienze e parlare coi pochi camminatori che salgono da quelle parti. Ci accompagna in vetta e gli faccio anche una foto per i miei ricordi. Ci racconta del duro lavoro nelle cave, della vita di montagna e ci accompagnerà poi anche in discesa fino al rientro a Colonnata dispensando aneddoti e racconti. Grande personaggio, ci ha migliorato l’esperienza e la giornata. Dalla croce di vetta c’è una bella vista sulle Apuane e sul mare, vale la pena di salirci, facendo un po’ attenzione a posare i piedi. Lasciamo la vetta e procediamo verso la nostra meta e dopo altri venti minuti raggiungiamo cima gioia nell’omonima cava. Qui, su un’enorme masso di marmo, è dipinta l’opera dello street artist brasiliano Eduardo Kobra. Si tratta di una rappresentazione grafica del busto del David di Michelangelo, reso in parte a colori naturali e in parte con prismi di colori vivaci, tipici di questo artista. In rete si trovano altre informazioni e altre sue opere. L’impatto è grandioso e suscita un misto di emozioni. C’è il bianco nel marmo e il colore dell’opera, c’è una montagna devastata da una cava ma allo stesso tempo il luogo dove Michelangelo ha scelto il marmo per il suo David. Se porto via un pezzo di montagna, un’opera della natura, e ne ricavo il David, un’opera dell’uomo, faccio una cosa giusta o sbagliata? Ognuno può dare la sua risposta ma vi garantisco che la salita vale la pena, è un’opera di grande impatto. Da qui c’è una vista dall’alto sulla cava di Gioia: una spaccatura devastante, che trasforma la montagna in una città atzeca di marmo. Dopo una sosta e dopo aver ammirato l’opera e il panorama, scendiamo per la stessa via di salita, sempre in compagnia del nostro “accompagnatore speciale”. Arrivati a Colonnata non lasciatevi scappare la possibilità di gustare una focaccia col lardo, innaffiata con una bella birra fresca o un bicchiere di vino: anche questo fa parte dell’esperienza del luogo.

Nel complesso il giro, comprese le soste, ci ha preso 3,5 ore circa, con 4,2 Km percorsi e circa 500 metri di dislivello complessivo.

Se non volete scendere dallo stesso sentiero di salita e volete allungare il giro, potete optare, al ritorno, di seguire il crinale scendendo dal Tamburone e di procedere al bivio (cartelli) per case Vergheto, creando un anello che vi riporterà in paese passando sotto Cima d’uomo.

Ecco un po’ di foto della giornata:

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