Lagoni-Monte Matto invernale

DSCF7272 (1024x683)Escursione del 28 Dicembre 2015 – Rifugio Lagoni, capanne di Lago Scuro, buca della neve, paitini, Monte Matto, Lago Bicchiere, Passo Fugicchia, Lago Scuro, Lagoni.

Un fine anno davvero atipico quello del 2015. Sull’Appennino non c’è neve, il sole splende, la temperatura è sopra lo zero.Insieme a Cristian (https://minosmountain.wordpress.com/), amico appassionato di escursionismo, decidiamo di passare una giornata di ferie sul crinale dei Lagoni Parmensi, ad ammirare questo strano inizio di inverno senza neve e con vedute molto diverse da quelle estive. Arriviamo al rifugio intorno alle 9, un caffettino e via. Non fa troppo freddo e non c’è vento. Ci siamo lasciati alle spalle la nebbia fitta della pianura padana e godiamo di un sole accecante. La faggeta è completamente spoglia, c’è poca acqua che scorre in questo inverno secco. Alcuni massi sono ghiacciati dalle colate d’acqua. Prestiamo un po’ di attenzione a dove posiamo i piedi ma è tutto facile. Inutile dire che non c’è anima viva sui sentieri. Un silenzio “assordante” rotto solo dal frusciare degli scarponi sulle foglie secche. Io e Cristian siamo di poche parole, ci scambiamo qualche impressione e qualche esperienza in montagna, per il resto godiamo di questo immenso silenzio. Saliamo alla Buca della Neve ma nemmeno sul fondo di questo profondo crepaccio riusciamo a scorgere un po’ di bianco. Terminiamo la dura salita che porta sul crinale accecati dal sole che splende basso proprio di fronte. Arrivati al panoramico crinale, come sostengo sempre uno dei più bei tratti della zona, ci rendiamo subito conto che la vista oggi è incredibile: un mare di nuvole e nebbia copre tutto. Spuntano le vette delle Apuane e le cime parmensi e reggiane. E’ meraviglioso e passiamo un sacco di tempo a far foto e ammirare il paesaggio. Questa vista è un gran regalo della natura. Non abbiamo fretta oggi. Ci abbandoniamo allo stupore e Cristian prepara anche un bel caffè in vetta con moka e fornelletto: gran lusso. Abbiamo fatto il pieno di belle immagini e partiamo in discesa per fermarci poco dopo al Lago Bicchiere, ridotto a un lastrone di ghiaccio. Tentiamo ma non riusciamo a scalfirlo. Altra sosta, foto, e giù verso il Fugicchia.  Ultima tappa è il Lago Scuro. Contro ogni previsione (la temperatura è piuttosto alta) anche questo è completamente ghiacciato. Davvero spettacolare. Torniamo al rifugio veramente appagati e poche ore dopo ci immergiamo nuovamente nella nebbia della pianura. Ci portiamo però dentro un po’ di sole per i giorni a venire.

Il tracciato GPS lo trovate qui sulla pagina di Garmin-Connect.  Le foto sono in parte mie e in parte gentilmente messe a disposizione da Cristian.