Passo del Grosté – Rif. Tuckett – Rif. Graffer

Escursione del 24 Agosto 2017 – Da Passo del Grostè al Rifugio Tuckett e ritorno per la stessa via con deviazione al Graffer.

Per il nostro ultimo giro montanaro in zona Campiglio, scegliamo il lato del Brenta e percorriamo il sentiero che collega il passo del Grostè al rifugio Tuckett. Per portarci in quota utilizziamo i due tronconi della cabinovia del Grostè. Un tratto lungo che richiede oltre venti minuti. Dalla stazione a monte il panorama è subito fantastico. Il gruppo del Brenta davanti a noi e Adamello-Presanella dal lato opposto. Da qui parte il giro dei rifugi. Il nostro programma di oggi è raggiungere il Tuckett e poi tornare al Grosté. Non volgiamo proseguire in discesa fino a valle dato che abbiamo ancora nelle gambe la discesa del giorno prima. Il percorso si snoda in un’ambiente roccioso e tipicamente dolomitico, coi monti a sfilare sulla sinistra e vista a valle sulla destra. I tre quarti dell’andata sono in decisa discesa (il che ci fa già pensare a tutta la salita che avremo al ritorno) suddivisa in tratti più dolci e discese decise tra le rocce. Il cartello dice un’ora e trenta, ma noi conosciamo i nostri tempi “vacanzieri” e sappiamo che ne impiegheremo più di due. Verso la fine inizia la salita verso il Tuckett. Nota dolente: troppa gente. In vista del rifugio ci fermiamo. Una miriade di persone attorno alla struttura, bambini che giocano, adulti che urlano… Proprio no. Il nostro panino lo mangiamo lontano, sul sentiero, e iniziamo il ritorno. Purtroppo non vado d’accordo con questi posti affollati di persone urlanti. E’ l’antitesi dell’escursione in montagna. Il ritorno al passo del Grosté ci riserva, come previsto, una bella e faticosa salita. L’ambiente e il panorama ci appagano però totalmente. Verso la fine sbagliamo un’indicazione e prendiamo il sentiero che scende al rifugio Graffer, in posizione intermedia rispetto alle due stazioni della cabinovia. Così peggioriamo la salita alla stazione a monte dato che ci tocca percorrere a ritroso la pista da sci che arriva all’impianto. Da cardiopalma… Al rifugio ci concediamo una bella fetta di Strudel e una birra fresca. Salutiamo così anche quest’anno la nostra breve esperienza dolomitica.