Lagoni, Lago Scuro, Lago Bicchiere – 2023

Escursione del 26 Settembre 2023

Andiamo alla ricerca dei colori dell’autunno, anche se è un po’ presto per un foliage perfetto. Decidiamo per un giro classico ai Lagoni parmensi. Il giro che abbiamo scelto per oggi prevede; partenza dal Rifugio Lagoni, Lago Scuro, salita al passo del Fugicchia, Lago Bicchiere, discesa alla Fontana del Vescovo, Capanne di Badignana, Lagoni. Un anello sempre bellissimo, fatto tante volte, con viste spettacolari sul crinale e il Monte Scala. La comitiva è composta da me, mia moglie, Giulia e Pietro. Al mattino il cielo è limpido e la sterrata di accesso al rifugio è piena di auto di cercatori di funghi (è zona buona). Lasciata l’auto dobbiamo vestirci, il venticello è freddo. Qui si respira già aria fresca, di cambiamento.

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Liguria: Da Lerici a Tellaro – 2023

Escursione del 22 Agosto 2023. La Liguria offre moltissime possibilità di camminare, con una rete di sentieri vastissima lungo tutto il litorale. Si tratta di percorsi spettacolari perché uniscono la montagna al mare, con viste bellissime su golfi, calette, scogli, dirupi. Vicino a ogni paese si può trovare una via di bassa, media o alta montagna, a volte anche con forti dislivelli. Agosto non è il mese più indicato per queste camminate sulla costa, il sole picchia duro, ma siamo qui vicino in vacanza e non ci lasciamo scappare la possibilità di fare almeno una piccola via. Scegliamo il golfo dei poeti e percorriamo i sentieri 433 e 431 CAI che uniscono Lerici a Tellaro. Poco meno di 5 km di saliscendi (dieci km tra andata e ritorno), tra ulivi, bosco e borghi abbandonati.

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Colonnata – Tamburone – Cima Gioia – David di Kobra

Escursione del 17 Agosto 2023. Durante le vacanze al mare nei pressi di Carrara approfittiamo della vicinanza con le Apuane e le cave di marmo per organizzare un’escursione semplice ma molto appagante. Ci portiamo la mattina presto (è un Agosto caldissimo) al paesino di Colonnata, a meno di mezz’ora da Carrara, famoso per il tipico lardo di maiale, speziato e maturato nelle conche di marmo. In paese il parcheggio non è semplice: se si arriva molto presto c’è speranza di trovare un posto nel parcheggino all’ingresso del paese, altrimenti bisogna abbandonare l’auto lungo la strada di salita (ma gli spazi sono pochi e stretti) oppure lasciare l’auto giù e utilizzare la navetta. I posti auto nella piazzetta di Colonnata sono ZTL durante il giorno, quindi meglio evitare. Il percorso che abbiamo scelto oggi prevede di partire dal paese (cartelli bianco/rossi del CAI), raggiungere la croce sul monte Tamburone e proseguire per cima Gioia (cava di gioia) per visitare il famoso David di Kobra.

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Il grande cielo

rolloIl grande cielo – Educazione sentimentale di un escursionista – Alberto Rollo

Leggendo questo libro si percepisce la forte connessione emotiva tra lo scrittore e la montagna, intesa come luogo ma soprattutto come “stile di vita” o “stile di pensiero”. Una connessione nata ancor prima di frequentare i luoghi, nata sulla carta, alimentata dall’attesa, l’attesa di poter avere “le scarpe giuste”. Ho assistito alla presentazione di questo libro, è stato molto piacevole. Rollo si occupa di libri da una vita e fonde le sue capacità letterarie alla passione per le terre alte. Ha un stile ricercato, che a volte mi richiama Erri De Luca.

“Come siamo poveri, quanto poco ci resta del tanto che abbiamo immaginato. Il Limidario, il Monte Elbrus, gli scarponi, la meraviglia di sapere che un giorno avremmo scavallato un passo o toccato una cima. Non ho mai smesso di immaginare. O forse ho smesso, e quell’eruttare di emozioni ha continuato a lasciare sedimenti, sui quali cammino sensibile al crocchiare che fanno sotto le suole.”

“Da dove si guarda il cielo? Come si fa a guardare? Che cosa vediamo quando guardiamo?”

 

L’ultimo sorso (vita di Celio)

51-0UfFjHdLL’ultimo sorso, vita di Celio – Mauro Corona

Meno male che c’è Mauro, che ogni volta che lo leggo mi tira coi piedi per terra e mi fa pensare che tutto quello che serve è nella natura. A poco serve fare soldi, viaggiare tanto, comprare cose. Il necessario per sopravvivere e il tempo libero, solo questo serve. Corona, alter ego di Celio, maestro di se stesso, mescola esperienze di vita e saggezza tramandata, confezionando la storia di un uomo mai vissuto eppure vivo. Mauro da corpo al suo maestro e attraverso i suoi insegnamenti ci trasmette i suoi. Qualche frase di Celio? Eccone alcune tra quelle che mi piacciono:

“Se taci vinci sempre.”

“L’uomo intelligente, sensibile, educato è quello che sa ascoltare.”

“Non mettere le nubi di domani sul sole di oggi.”

“Alziamo il calice alla vita, e alla morte l’ultimo sorso.”

 

Quattro stagioni per vivere

4stagMauro Corona – Quattro stagioni per vivere

La storia di un uomo che, braccato da due sanguinari fratelli in cerca di vendetta, trascorre quattro stagioni all’addiaccio, sui monti, con la sola compagnia del fedele cane. La crudeltà dell’inverno, i pericoli della montagna, la solitudine e la paura, lo cambieranno, rendendolo consapevole della magia di ciò che lo circonda. Odio, fuga, paura, vendetta, amore, solitudine, nuovi amici, vecchi nemici…Mauro è sempre schietto come il vino, ruvido come corteccia e ha la saggezza dell’esperienza. Tutti i suoi romanzi vengono dal vissuto, tutto racconta l’uomo e la natura. E tutto è così distante dal nostro modo di vivere, fatto per lo più di “intrattenimento” a ogni livello. Si respira vita vera, sanguigna, spietata nei libri di Corona. Bravo Maurino, hai la saggezza di chi ha vissuto e letto molto.

“Per vivere appieno occorre sentire la morte addosso.”

“Nessuno esce indenne dalla vita.”

Il portico più lungo del mondo

Bologna è famosa per i suoi portici, puoi camminare per ore in tutta la città, anche col maltempo, senza portare con te l’ombrello. Tra zona centrale e periferia si sono circa 53 chilometri di portici. Ma lo sapevate che a Bologna c’è anche il portico più lungo del mondo? Io l’ho imparato da poco e quando l’ho scoperto ho deciso subito di camminarci almeno una volta. Così, in una giornata di Novembre con un clima quasi estivo, parto con moglie e figlia alla volta della città dei portici per percorrere a piedi la salita che va da Porta Saragoza al santuario della Madonna di San Luca. Il santuario è quella costruzione con una grande cupola panoramica, orientaleggiante, che si vede bene anche arrivando in autostrada o in treno. Il percorso di andata e ritorno misura circa 8 km, ma noi partiamo a piedi dalla stazione ferroviaria e a fine giornata avremo percorso in totale 15 km. E’ una gita adatta a tutti naturalmente, ci cammina sotto i portici, senza difficoltà. Bisogna mettere in conto però un po’ di salita dato che il santuario è a 300 metri d’altezza. Raggiungiamo allora porta Saragoza, in centro, poco distante da Piazza Maggiore e iniziamo la camminata imboccando il primo arco. Il primo tratto è in città, sotto i portici gira tanta gente, ci sono negozi di quartiere, bar e tanta gente di Bologna che utilizza questo percorso per camminare o fare jogging. La salita vera e propria inizia all’arco del Meloncello, bellissima costruzione barocca che fa ponte sulla strada e da il via al tratto più impegnativo, in netta salita e con ben 489 scalini (no, non li ho contati). L’intero porticato conta 666 archi. Il numero non è casuale: 666 è il numero del diavolo e la storia ci dice che il sinuoso portico simboleggia il serpente, la cui testa viene schiacciata dalla Madonna del santuario. In effetti se cercate una foto aerea, il porticato sembra un serpente che esce dalla città e si snoda sul Colle della Guardia. E’ una bella camminata, consigliata. In più potete approfittarne per fare un giro in centro a Bologna, sempre bellissima. Ecco un po’di foto:

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Lago Santo e M.te Marmagna autunno 2022

Escursione del 07 Ottobre 2022. Il momento migliore, il più colorato e spettacolare per visitare il nostro appennino è certamente l’autunno. Per questo, come quasi ogni anno, andiamo a farci la classica salita al Marmagma, transitando da Lago Santo Parmense. La giornata è ottima, sole, 15/20 gradi, estate ottobrina. Non si può chiedere di più. Partiamo dal parcheggio di Lagdei e iniziamo a salire sul sentiero diretto che sale al Lago Santo, circondati dai colori caldi dell’autunno. Il bosco è tinto di giallo, arancio e rosso e c’è un’altra cosa meravigliosa: abbiamo scelto un giorno feriale e non incontriamo nessuno. Il silenzio è penetrante e con mia moglie e mia figlia non parliamo, ci godiamo il momento, immersi in questo silenzio cadenzato dai passi degli scarponi sulle foglie secche. Arriviamo al lago e non possiamo fare a meno di scattare decine di foto. Ogni inquadratura sembra meglio della precedente: riflessi sull’acqua, luce radente e colori bellissimi. Continuiamo a salire sul sentiero che conduce alla sella del Marmagna, punto panoramico sulle alpi Apuane e il golfo di La Spezia. La foschia verso valle rende le viste dall’alto ancora più magiche, eteree.

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Trekking del Cristo Pensante

Escursione del 24 Agosto 2022. E’ sicuramente una delle mete più conosciute delle dolomiti. E’ un’escursione che unisce viste spettacolari sulle Pale di San Martino a una meta per alcuni sacra: la statua del Cristo Pensante. Oltre a queste due cose, l’itinerario è di grande interesse storico e lungo la via si incontrano resti di capanne, trincee e bivacchi della prima guerra mondiale. Un trekking bellissimo, da fare almeno una volta e, purtroppo, affollato in alta stagione. Partiamo la mattina del 24 Agosto dal parcheggio grande di Passo Rolle, a una ventina di chilometri da Predazzo in direzione di San Martino. Il meteo è perfetto, una giornata di sole pieno, e c’è già tanta gente in parcheggio che si appresta a partire. Non conosciamo l’itinerario, è la prima volta per noi, abbiamo letto solo una guida la sera prima. L’escursione è presentata come adatta a tutti: in effetti la è, ma le guide tralasciano di precisare che gran parte del dislivello è contenuto negli ultimi 40 minuti di percorso, il che rende l’ultimo tratto abbastanza impegnativo per le gambe. Molti sottovalutano la cosa e oggi ho visto diverse persone, anche male attrezzate, tornare indietro. Detto questo, l’escursione è comunque abbordabile dalla maggior parte dei camminatori. Continua a leggere “Trekking del Cristo Pensante”

Laghi di Bombasel

Escursione del 23 Agosto 2022. Se siete in val di Fiemme per una vacanza, i laghi di Bombasel rappresentano una delle più classiche escursioni semplici da fare assolutamente. Nessuna difficoltà tecnica per una meta incantevole. Per portarsi in quota si utilizzano gli impianti del Cermis, partendo da Cavalese o dalla stazione di fondovalle che si trova sulla strada delle Dolomiti nel tratto da Cavalese a Predazzo. La salita è divisa in tre tronconi, due tratti con cabinovia e l’ultimo stacco su seggiovia. L’escursione parte dalla stazione a monte della seggiovia, in località Paion del Cermis, a 2200 mt di altitudine. L’itinerario attraversa un punto panoramico con tabelle descrittive da dove è possibile ammirare tutte le catene montuose a 360 gradi. Si prosegue poi per la forcella Bombasel da dove parte una ripida discesa con gradoni attrezzati a scalinata con cordino di sicurezza che fa da corrimano. Tutto molto semplice, senza difficoltà se non c’è pioggia. In un’oretta circa si arriva ai laghi, tre in tutto. Il lago principale è molto spettacolare, un tipico specchio alpino a 2268 mt di quota. Qui è d’obbligo sostare per un pic-nic e per scattare foto o prendere il sole. Inutile dire che in Agosto il posto è affollato. Dal lago conviene senza dubbio salire in pochi minuti alla forcella del Macaco che permette una bella vista da sopra sui tre laghi e begli scorci delle cime circostanti. Si torna dalla stessa via, con ripida salita sulla scalinata fino alla forcella. Ecco un po’ di foto: Continua a leggere “Laghi di Bombasel”